Mondi Paralleli Associazione di Volontariato

QUELLE TRUFFE DELLE COLLETTE SU FACEBOOK

di Marisa Melis

QUOTIDIANO SARDEGNA DEL 14 aprile 2012

Ormai facebook è diventato un potentissimo mezzo di comunicazione utile ma, è anche un contenitore di gigantesche collette fasulle.

Chi è nel campo della disabilità sa benissimo che il sistema italiano non è perfetto ma, chi vive fuori da questo contesto, deve stare attento a non bersi tutto ciò che viene propinato.

La generosità è una bellissima dote ma non deve essere sfruttata ad uso e consumo di truffaldini.

Parlo di una colletta per acquistare una carrozzina per disabile. Nel grido di aiuto viene detto che la ASL di Cagliari ha già dato il letto e non dà la carrozzina.

Niente di più assurdo, lo specialista redige la certificazione al paziente, con il numero di codice ricavato dal nomenclatore tariffario degli ausili, sia per il letto, che per la carrozzina e se serve anche per altri ausili che possono essere il girello o deambulatore, se il disabile può stare in piedi per fare riabilitazione motoria.

E’ ora di finirla con questi appelli trappola, chi ha una certificazione di invalidità ed ha la certificazione di handicap (legge 104/92) può avere gli ausili che spettano per il tipo di patologia che risulta nei documenti.

Per esempio: i panni per le persone incontinenti sono a carico del SSN, così come le traverse per il letto, certo c’è da dire che non vengono date in numero sufficiente, però se il familiare disabile ha la necessità di un numero maggiore, deve rivolgersi allo specialista che farà un’ulteriore richiesta aggiuntiva.

Vedere negli esercizi pubblici salvadanai per acquistare ausili che passa il SSN è quanto di più assurdo possa esistere.

I veri invalidi si vergognano quando vedono alla televisione il “finto invalido” smascherato, come io mi vergogno quando vedo queste iniziative-truffe,.

Sarebbe ora che qualcuno la smettesse di lanciare appelli bluff, tanto più che quando vogliono sanno benissimo che esistono i tribunali per riuscire ad ottenere quello che a loro spetta per diritto sancito dalla Costituzione Italiana.

Abbiamo le leggi che tutelano i nostri disabili ed allora usiamole, i nostri disabili non devono dar atto a sentimenti di compassione e pietà, sono fruitori di diritti come tutti gli italiani.